La nostra mission è aiutare a porre le basi per mettere in condizione il cane di inserirsi nel contesto sociale in cui vivrà.
L’obbiettivo è la costruzione di una relazione sana ed equilibrata per il benessere del cane e del suo compagno umano, nel rispetto dei bisogni ed emozioni del cane, con tutte le sue capacità e potenzialità cognitive.
Educare significa valorizzare quanto di meglio ci sia potenzialmente in un individuo per un rapporto finalizzato al benessere e allo sviluppo dello stesso.
Lavoriamo sulle emozioni e la relazione. Il nostro cane non deve vederci come un distributore automatico di premietti e noi non dobbiamo considerarlo come un Tamagotchi.
Vogliamo far comprendere cosa si nasconde dietro alla sua mente e i meccanismi che mettono in moto i comportamenti.
Molti pensano che l’educazione e l’addestramento siano la stessa cosa.


EDUCARE deriva da “educere” (“tirare fuori”) e consiste nel fornire al proprio cane i giusti strumenti per potersi relazionare all’interno della società, partendo dal contesto in cui vive.
È di fondamentale importanza capire che, l’educazione non è riconducibile solo al nostro cane, ma soprattutto a noi, per avere le necessarie informazioni che ci permettono di poter entrare nel loro mondo e capire il loro linguaggio e i loro comportamenti.

ADDESTRARE invece significa “rendere destro”, abile e capace a fare un’attività o un esercizio, quindi ottenere delle prestazioni specifiche.
L’educazione è una parte importantissima e doverosa che va fatta fin da subito, appena arriva il nostro amico in casa.
Il carattere finale del nostro cane non è un tratto definito ed innato, bensì è il risultato finale che c’è tra le esperienze vissute e la sua genetica (proprio come accade con le persone).
“Un cane non se ne fa niente di macchine costose, case grandi o vestiti firmati… Un bastone marcio per lui è sufficiente. A un cane non importa se sei ricco o povero, brillante o imbranato, intelligente o stupido… Se gli dai il tuo cuore, lui ti darà il suo. Di quante persone si può dire lo stesso? Quante persone possono farti sentire unico, puro, speciale? Quante persone possono farti sentire… Straordinario?”
(dal film Io & Marley)